Ho un po’ il timore di dirlo, non vorrei gufare e far tornare il freddo…. ma sembrerebbe che in questi ultimi giorni sia finalmente arrivata la primavera.
Nonostamte i 20° gradi raggiunti durante ilgiorno, la sera c’è ancora quell’arietta freschina che ci fa apprezzare la possibilità di avere uno scialle da appoggiare sulle spalle o da girare intorno al collo.
Per questo ho pensato di presentarvi lo schema dell’ Ishbel della famosissima designer scozzese Ysolda Teague. Uno scialle al contempo semplice ed elegante, estremamente versatile per abbinamenti e adatto a molteplici occasioni.
Il progetto sta spopolando su Ravelry e se siete in cerca di ispirazione non dovete fare altro che dare un’occhiata alle migliaia di varianti realizzate finora.
Per la realizzazione dell’Ishbel vi propongo una soluzione che farà felici le amanti delle lane puzzone (O_o’): la Kauni Effekt Wool, elogiatissima per i suoi colori e vituperata per la sua ruvidezza.
All’atto pratico, è innegabile che la Kauni è una lana piuttosto fastidiosa al tatto, sebbene la situazione migliori sensibilmente con i lavaggi e l’utilizzo, ma questo suo difetto è ampiamente compensato dalle varianti cromatiche nelle quali è commercializzata che trovo perfette per sottolineare i motivi di questo scialle.
Infine, come ogni settimana, giovedì uscirà un nuovo video tutorial.
Buona settimana lanifera!
viva la lana, per quel che mi riguarda io la sferruzzo fino a luglio, eccevvidevodire!! hanno ragione i miei figli, sono proprio strana!
Viva! Viva! Giò… siamo in due almeno!
Tre con la Mici..
sisisi, l’anno scorso pure ad agosto.
Giusto in spiaggia non la portavo, con la sabbia e tutto. ma la sera a casa, via di sferruzzo!
le quattro della lana selvaggia
QUATTRO! e se continuiamo, ne troviamo quattromila^_^
ecco sta meglio quì …. dicevo “le quattro della lana selvaggia”
anche questa parola pi piace… selvaggia.
appena vedo peli, ci metto le mani, e più sono ruvidi, più mi incuriosiscono…
bah! sarà perchè mia nonna era contadina e faceva le calze con la lana delle sue pecore? eppure è morta che avevo 11 anni…
alè! basta chiacchiere, ai nostri aghi!
ahahahahaha
potremmo girare uno spot in mezzo alle pecorelle invece che agli indiani